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Playgrounding. Il playground come forma simbolica della società e della cultura progettuale – Domitilla Dardi

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Parlare di playground significa raccontare storie di definizione dello spazio urbano, di creatività, di contestazione, di riflessione sulla cultura dell’infanzia: il playground è una forma simbolica che ci porta al cuore antropologico delle nostre relazioni sociali.

Questo libro, nato da una ricerca della curatrice e storica del design Domitilla Dardi iniziata sul web, si apre con una “storia per immagini” dei playground: una panoramica di progetti di artisti, designer e architetti che nel tempo si sono confrontati con la realizzazione di parchi giochi. A diversi autori è stato poi chiesto di immaginare per questo libro nuovi playground: ecco allora 9 idee proposte da Paul Cox, matali crasset, Konstantin Grcic, Martí Guixé, Lemonot, Gianluca Malgeri e Arina Endo, Studio Ossidiana, Parasite 2.0 e Olimpia Zagnoli, che hanno interpretato in libertà la doppia pagina del libro come un piano di gioco.

Playgrounding esplora il significato dei parchi giochi anche attraverso molte immagini d’autore: dalle fotografie di Stefano Cerio e Fujio Kito a quelle provenienti dagli archivi digitali delle principali biblioteche del mondo, passando per gli scatti di grandi autori sul tema delle giostre.

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SettingsPlaygrounding. Il playground come forma simbolica della società e della cultura progettuale - Domitilla Dardi removeTu sei un inventore - Harriet Russell removeLe forchette - Bruno Munari removeMirror - Suzy Lee removeTante intelligenze. A cosa pensano robot, stelle marine e tostapane? - Matteo Loglio removeCosa diventeremo? - Antje Damm remove
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SKU979125493001497888757080549788886250139978887570182697888757088879788832070163
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ContentParlare di playground significa raccontare storie di definizione dello spazio urbano, di creatività, di contestazione, di riflessione sulla cultura dell’infanzia: il playground è una forma simbolica che ci porta al cuore antropologico delle nostre relazioni sociali. Questo libro, nato da una ricerca della curatrice e storica del design Domitilla Dardi iniziata sul web, si apre con una “storia per immagini” dei playground: una panoramica di progetti di artisti, designer e architetti che nel tempo si sono confrontati con la realizzazione di parchi giochi. A diversi autori è stato poi chiesto di immaginare per questo libro nuovi playground: ecco allora 9 idee proposte da Paul Cox, matali crasset, Konstantin Grcic, Martí Guixé, Lemonot, Gianluca Malgeri e Arina Endo, Studio Ossidiana, Parasite 2.0 e Olimpia Zagnoli, che hanno interpretato in libertà la doppia pagina del libro come un piano di gioco. Playgrounding esplora il significato dei parchi giochi anche attraverso molte immagini d’autore: dalle fotografie di Stefano Cerio e Fujio Kito a quelle provenienti dagli archivi digitali delle principali biblioteche del mondo, passando per gli scatti di grandi autori sul tema delle giostre.Dico a te: questo libro pensa che tu sia un inventore! Tra queste pagine imparerai a progettare e sperimentare idee per migliorare il mondo che ti circonda, dalla tua casa al pianeta intero. Scoprirai materiali meravigliosi, darai vita ad assistenti robot, costruirai grattacieli (di carta, per cominciare), immaginerai le automobili del futuro... E troverai delle pagine portatili da ritagliare e piegare per realizzare alcune delle tue invenzioni. Ad accompagnarti e ispirarti avrai le storie e le scoperte di tanti illustri inventori: proprio come te!Con la decima ristampa, le Forchette di Munari compiono 60 anni! (1958-2018) “Questo delle forchette è un gioco, una specie di ginnastica mentale, come quello che faccio con i bambini”. Con guizzi intelligenti e inattesi, Bruno Munari sapeva scovare l’inconsueto nell’ordinario. Così un oggetto di uso comune come la forchetta può diventare una mano. Anzi, tante mani. Questo libro raccoglie alcuni dei disegni delle celebri forchette (“eseguiti uno alla volta e sempre con la mano destra”) riprendendo la classica edizione di Muggiani del 1959.Ancora un’invenzione semplice e geniale della giovane autrice coreana che affronta con precise ed accattivanti immagini disegnate il tema dello specchio e dello specchiarsi, ripercorrendo e mimando i giochi visivi che tutti, dai piccoli ai grandi, fanno davanti a questo oggetto quotidiano che riflette le nostre immagini. Il finale come in Alice, primo libro di Suzy Lee edito dalla nostra casa editrice, è un altrettanto semplice colpo di scena.L’intelligenza è una delle tante forze nell’universo: ci permette di capire, comunicare, collaborare. Ma non penserete che gli esseri umani siano l’unica specie intelligente sul pianeta! I polpi, le stelle marine e gli elefanti, ma anche gli alberi di una foresta, hanno tutti intelligenze diverse dalla nostra. E c’è un altro tipo di intelligenza, quella che l’uomo sta imparando a creare in laboratorio: l’intelligenza artificiale. Per ora può fare cose semplici, ma ci sta già aiutando in tante attività (sa persino comporre nuova musica!). Con il tempo gli oggetti che usiamo ogni giorno diventeranno sempre più intelligenti: immaginate automobili che comunicano tra loro per non fare più incidenti, o sveglie capaci di svegliarci proprio quando avremo meno sonno… Cosa penseranno? Come ci tratteranno? E noi come trattiamo le altre intelligenze? Con Tante intelligenze Matteo Loglio ci fa sbirciare nel futuro e immaginare un mondo dove pentole, macchine e tostapane saranno intelligenti quanto noi (o forse di più). Senza dimenticarci del compito che ci spetta nel presente: essere i più intelligenti del pianeta vuol dire anche essere responsabili di tutti gli altri.«La natura è la stessa per tutte le persone?» chiede Antje Damm, e pone la domanda su tre bambini provenienti dall’India. In ogni caso, la natura è così importante da sollevare oltre sessanta domande che possono essere la base per lunghe e profonde conversazioni con i bambini. E con gli adulti. Le piante hanno diritti? Che ne dici di vivere in libertà per sempre? Cosa possiamo imparare dalla natura? Quale domanda vorresti fare ad un animale?
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