Content | Vincitore del concorso A caccia di storie. Edizione 2020
Non bisogna avere paura di guardare cosa c'è oltre... Altrimenti non scopriremo mai niente!
Quando Sebastian osserva la grande casa ai piedi della montagna, pensa di essere spacciato: dovrà trascorrere le vacanze estive facendo escursioni con i suoi genitori, attività che lui detesta. Ma Nina, una ragazzina del paese, gli farà presto cambiare idea costringendolo a scoprire il segreto che si nasconde dietro la montagna. | Maialino ha una vita felice alla fattoria: mangia, dorme, scorrazza per il cortile... Più di ogni altra cosa, però, Maialino ama sdraiarsi nel fango bello morbido. Un giorno, la moglie del contadino decide di fare le grandi pulizie. Che disastro! Niente più fango! Non resta che darsi alla fuga. Quando arriva in città, una morbida pozzanghera di un liquido grigio e colloso sembra il luogo ideale in cui sprofondare. Così Maialino resta incastrato nel cemento del marciapiede attirando la curiosità di tutti i passanti.
TESTO IN STAMPATELLO MAIUSCOLO | Una fiaba dal sapore gotico fatta di principi, automi, guerrieri meccanici e bambini perduti; una storia che, come gli ingranaggi di un orologio, si allontana dalla traccia principale solo per incastrarsi perfettamente in un congegno narrativo superbamente cesellato.
«Emozionante, spaventoso, romantico e avvincente» – The Guardian
«Un capolavoro emozionante sulle storie che diventano realtà» – The Times
È una fredda notte d'inverno quando Karl entra alla Taverna del Cavallo Bianco, con l'aria di aver ingoiato una nuvola temporalesca. Il suo compito finale come apprendista orologiaio è quello di creare una nuova figura meccanica per il grande orologio che svetta con orgoglio nella piazza della cittadina di Glockenheim. Il giorno successivo dovrebbe mostrare a tutti la propria creazione... se solo ne avesse costruita una, se solo fosse stato in grado. Lì incontra Fritz, giovane scrittore, e anche lui ha un segreto: non ha finito di scrivere il racconto che si appresta a leggere in pubblico, ma spera che, una volta cominciato, il finale arrivi da sé, mosso dagli inesorabili meccanismi che regolano gli orologi e le storie... Comincia così una fiaba dal sapore gotico fatta di principi, automi, guerrieri meccanici e bambini perduti; una storia che, come gli ingranaggi di un orologio, si allontana dalla traccia principale solo per incastrarsi perfettamente in un congegno narrativo superbamente cesellato. | Che fortuna per il piccolo Ulf abitare a pochi passi dalla casa di un gigante! A chi non viene voglia, ogni tanto, di provare il brivido del pericolo? E Tunesson, detto Tuono, sembra proprio fatto apposta per spaventarti: enorme, sempre arrabbiato, con la sua camicia a fiori color sangue sul punto di scoppiare sopra la grossa pancia, chissà se piena di salsicce o di gatti o di bambini. E forse ha perfino il dono della telepatia, se si vuole credere a Bernt. Il papà dice sempre che Bernt è un contafrottole. Sarà, ma è un amico prezioso che sa sempre tutto, e Ulf vuole credergli. Purtroppo, però, capita perfino alle amicizie più salde di attraversare qualche difficoltà, e arriva il momento in cui Ulf, per una sciocca leggerezza, sembra aver perduto quella di Bernt. Grazie a un’impresa eroica nel giardino di Tuono, non solo se la riconquisterà, ma capirà che il gigante non è un gigante ma un uomo un po’ diverso dagli altri, più solo che arrabbiato e con un’insospettabile passione per la musica. Magari Ulf potrebbe ipnotizzarlo e chiedergli un favore per restituire alla mamma il sorriso che negli ultimi giorni ha perduto… | Ricomincia la scuola e i fratelli di Dory la avvertono che quest’anno è meglio lasciare a casa Mary, la sua amica immaginaria. Anzi, meglio lasciare a casa tutta la sua fervida immaginazione, altrimenti “nessuno vorrà fare amicizia” con lei. È così che Dory si convince a trovare un amico vero, per dimostrare ai fratelli che si sbagliano. Ancora non sa che nella sua classe c’è una bambina nuova che vive in un castello e possiede un drago… Sarà reale? | Dory ha un problema: stenta ad imparare a leggere e vorrebbe a tutti i costi riuscirci, anche perché non vuole perdere l’amicizia di Rosabella, che è la più grande lettrice mai vista: mentre lei ha sempre in mano enormi tomi, Dory fatica a finire persino una storia piena di figure.
Servirebbe una pozione magica del signor Bocconcino, ma le cose non vanno come previsto e Dory sperimenta un modo bizzarro di diventare lettrice… con un tuffo dentro le pagine |
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