Descrizione
Leggere e ascoltare storie, rinarrarle, immaginarne di nuove permette al bambino di familiarizzare con le chiavi di lettura che gli consentono di aprirsi alla comprensione e all’interpretazione del mondo, dell’interiorità propria e altrui, e, quindi, in definitiva, che lo aiutano a vivere in modo più sereno e costruttivo. I libri di figure e gli albi illustrati, in particolar modo, possono avere per bambini e ragazzi un fascino irresistibile perché la narrazione figurale porta con sé una carica dirompente, trasgressiva, sensuale. Essa richiama alla memoria sensazioni conturbanti come il rosso avvelenato della mela di Biancaneve, il giallo bizzoso della parrucca di Geppetto, l’arancio impertinente delle trecce di Pippi Calzelunghe.
Eppure, sorprendentemente, per una strana legge del contrappasso, i nostri bambini, figli della civiltà delle immagini, sembrano meno attrezzati a leggere e interpretare i libri di figure.
Arricchito di proposte metodologiche, esempi pratici ed esperienze sul campo, il volume offre una riflessione attenta e coinvolgente sul valore della narrazione come pratica di cura, sull’importanza del pensiero analogico e metaforico nella vita e a scuola, sul ruolo che gli albi illustrati giocano nell’alimentare la dimensione immaginifica dei bambini, sui criteri e sulle modalità più appropriate per scegliere e proporre un albo illustrato. I contributi internazionali di alcuni colleghi spagnoli corredano il libro di percorsi operativi dedicati allo sviluppo delle competenze letterarie ed intertestuali a scuola e in altri contesti educativi.
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