Content | In un'amatissima fiaba tradizionale, l'entrata in scena di una femmina davvero porta una rivoluzione nella trama. Perché la porcellina, sebbene sia femmina, e sebbene il lupo le faccia paura, non ha mica tanta voglia di chiudersi in una casetta e starsene lì al calduccio, al sicuro, ad aspettare di sentire ululare. Al contrario dei suoi fratelli non è certa che sia una gran trovata. E così escogita una soluzione molto, molto ingegnosa. | | Tra le creature estinte, ce ne sono alcune che debbono imputare la loro scomparsa a fattori esterni: per esempio il Kubo, effettivamente poco utile con la sua forma, oppure la Rana divoratrice di marmellata, molesta, oltre che ladra. Il pericolo di estinzione che per molti è dietro l’angolo, non riguarda minimamente solo una categoria al mondo: quella dei Raffreddori. La sua fortuna sta nel fatto che è cosa risaputa che i Raffreddori non si devono prendere. Questa circostanza ne ha favorito la diffusione e la moltiplicazione di varietà tra loro diverse: quello di testa, quello passeggero, quello trascurato, quello mortale. Ma di certo i più diffusi sono i Raffreddori belli e brutti. L’umanità intera si misura con essi. Persone passano a letto giorni interi con loro, altri li fanno passare, altri li prendono facilmente. La scelta vincente comunque e non prenderlo del tutto, visto che in giro ce ne sono davvero molti. Un capolavoro di bellezza, di sintesi, di ironia, di intelligenza, concepito da un genio indiscusso dell’immagine, André François. Augurabile il ‘contagio’ diffuso del libro. | E se le streghe e le fate fossero non fossero poi così diverse e magari poi si scoprisse che sono uguali? Impossibile, anche perchè le fate hanno il cappello all'insù e le streghe all'ingiù, si sa da sempre. Ma a parte questo, che differenza c'è tra di loro?
Una favola ironica sul potere del pregiudizio e la forza della verità. | Nel 1429, in Francia, una ragazza di diciassette anni, figlia di contadini, seguendo le voci del cuore decide di fare qualcosa per porre fine alla Guerra dei Cent’anni. Taglia i suoi lunghi capelli, indossa l’armatura, diventa la guida dell’esercito e libera le città assediate. Il suo coraggio infiamma gli animi e segna il destino del Paese. L’incredibile vita di Giovanna d’Arco narrata in prima persona. Un racconto ispirato alle sue parole trascritte durante il processo del 1431. | Leggere. Come, quando, dove, con chi e perché. Ogni luogo, ogni momento è ideale per leggere. Ogni lettore, piccolissimo o adulto, ha le sue abitudini. C’è chi resta sveglio tutta la notte, finché la storia non è terminata. C’è chi ama farlo in silenzio, senza rumori che lo distraggano e chi, invece, si perde tra le pagine. C’è chi ancora non sa leggere, e ama sentirsi raccontare storie; c’è chi ama leggere storie per gli altri. In piedi, seduti, o distesi. Da soli in una stanza, o tra le onde in tempesta. Di tavola in tavola, tra le tante e diverse abitudini di lettura che ci mostrano i personaggi di Attilio, ciascun lettore riconoscerà e ritroverà anche la propria, sorridendo.Età di lettura dai 3 anni |
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