Content | Malwida – la dispotica regina dei colori – vuole giocare con i suoi sudditi. Li chiama uno a uno, ma il Blu è troppo sfuggente, il Rosso troppo irruento e con il Giallo non riesce a smettere di bisticciare.
Tutto sembra destinato a impantanarsi in una grigia confusione. Solo un gesto liberatorio tornerà a far splendere i colori e scatenerà le energie positive di tutti, piccoli lettori compresi.
Un libro senza tempo, un grande classico della letteratura per bambini ancora inedito in Italia. | La celebre fiaba di Hans Christian Andersen splendidamente illustrata e raccontata da Michelangelo Rossato in occasione dei 180 anni dalla prima pubblicazione. Questa nuova versione, pur rimanendo fedele all’originale, fa emergere l’estremo coraggio, nobiltà e determinazione della protagonista, non solo romantica e malinconica. | Una dopo l’altra si susseguono le stagioni, e un ragazzo s’interroga sul “dopo”, facendoci partecipi delle sue sensazioni, delle sue emozioni. Dei brividi dopo il bagno e dell’affanno dopo la corsa; della gioia dell’incontro dopo la separazione; del silenzio dopo la collera. Ed è ancora la natura -la pianta dopo il seme, il frutto dopo il fiore- che accompagna le sue riflessioni sulla crescita -dopo il compleanno sono diventato un po’ più grande; dopo molti anni sarò sempre lo stesso?- fino ad arrivare a quelle sul tempo e sullo spazio -dopo questo secondo non ce ne sarà un altro uguale; cosa c’è dopo l’orizzonte?- e persino, lievi e delicate, sulla morte. La vita, il tempo che passa, gli interrogativi sul futuro, la gioia dell’attimo presente nell’immaginario, diretto e immediato, dell’infanzia.
illustrazioni di Laurent Moreau
traduzione di Paolo Cesari
collana: albi
area tematica: Grandi temi
gennaio 2014
dai 6 anni in su, pagine 44, cm. 19,5 x 24 | Una mamma è casa, nido, fontana, rifugio, specchio, albero, spettacolo, uragano, dottore e medicina... Una mamma si può leggere in un milione di modi diversi, proprio come un libro. Quarantotto pagine, disegnate da Aurore Petit, illustratrice e grafica francese, per raccontare a grandi e piccoli le molte metafore che abitano in una mamma. | Tra le creature estinte, ce ne sono alcune che debbono imputare la loro scomparsa a fattori esterni: per esempio il Kubo, effettivamente poco utile con la sua forma, oppure la Rana divoratrice di marmellata, molesta, oltre che ladra. Il pericolo di estinzione che per molti è dietro l’angolo, non riguarda minimamente solo una categoria al mondo: quella dei Raffreddori. La sua fortuna sta nel fatto che è cosa risaputa che i Raffreddori non si devono prendere. Questa circostanza ne ha favorito la diffusione e la moltiplicazione di varietà tra loro diverse: quello di testa, quello passeggero, quello trascurato, quello mortale. Ma di certo i più diffusi sono i Raffreddori belli e brutti. L’umanità intera si misura con essi. Persone passano a letto giorni interi con loro, altri li fanno passare, altri li prendono facilmente. La scelta vincente comunque e non prenderlo del tutto, visto che in giro ce ne sono davvero molti. Un capolavoro di bellezza, di sintesi, di ironia, di intelligenza, concepito da un genio indiscusso dell’immagine, André François. Augurabile il ‘contagio’ diffuso del libro. | «Mamma, raccontami tre storie» chiede l’orsacchiotto.
«Tre storie!» esclama Mamma Orso.
«Ti prego, ti prego, ti prego, ho detto ti prego tre volte!»
Così Mamma Orso inizia a raccontare la storia di una custode notturna che con un piccolo gong passa a addormentare tutte le creature della foresta; quella di una bambina con la spada che si è persa e quella di Bo che non riesce mai a dormire. Le magnifiche illustrazioni, piene di mistero e tenerezza, della vincitrice del Premio Alma Kitty Crowther, accompagnano le pagine di questo piccolo capolavoro, che si preannuncia già imperdibile. |
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