Content | Finalista Premio Andersen 2021. Miglior libro oltre i 12 anni
Nel solco dei migliori classici della letteratura per l'infanzia, Gli Inadottabili, diventato immediatamente un caso internazionale, unisce alla magia di Sophie sui tetti di Parigi di Katherine Rundell l'avvincente cupezza di Una serie di sfortunati eventi di Lemony Snicket.
«Coraggio, speranza, segreti: un'avventura meravigliosa» – Katherine Rundell
Amsterdam, 1892. All'orfanotrofio del Piccolo Tulipano arrivano cinque neonati abbandonati nelle maniere più diverse, chi in una cesta a forma di bara, chi dentro un secchio per il carbone. Tutti modi comunque inaccettabili per la direttrice, l'arcigna e puntigliosa signora Gassbeek. Milou, Dita, Oval, Finny e Sem diventano presto gli "inadottabili", casi disperati di cui la direttrice non riesce a liberarsi. Loro, però, sono uniti come fratelli e hanno trovato nell'amicizia la forza di resistere. Una speranza sembra profilarsi quando i ragazzi compiono dodici anni e un commerciante di zucchero, un certo signor Rotman, propone di prenderli con sé. Indossa abiti eleganti, ma ha baffi che fremono e un sorriso sbagliato. Per i cinque amici è l'inizio di un'avventura che richiederà tanto ingegno quanto coraggio. In un paese incantevole, tra i canali di Amsterdam e i mulini a vento del vasto polder, la loro fuga sarà costellata di atmosfere da brividi, messaggi segreti e colpi di scena. | A nove anni sono entrato a Cambridge e a undici mi sono laureato.
A dodici anni tenevo un corso al Trinity College sulla teoria dei campi e mi specializzavo in fisica delle particelle.
A quattordici anni, sette mesi e sette giorni sono morto.
Essere un genio non e` sempre una fortuna. Di sicuro non lo e` per Guglielmo Malvasi, detto Will, che sin da bambino e` stato risucchiato in una precoce carriera accademica; un quoziente intellettivo di 180 puo` spalancare le porte di Cambridge, ma non per forza quelle della felicita`.
La sua e` una vita solitaria e senza affetti, vissuta lontano da genitori egoisti e infantili che si sono presto dimenticati di lui.
A neanche quindici anni capisce che l’unico modo per sfuggire al suo destino e` morire. O meglio, fingere di morire.
Grazie all’aiuto di una misteriosa rete che fa capo a un eccentrico Nobel per la fisica, Will escogitera` una sparizione in grande stile.
I veri problemi pero` cominciano fuori dall’universita`, dove lo attende un mondo che obbedisce a leggi per lui incomprensibili, che sfuggono a qualsiasi algoritmo.
Ma i rompicapi piu` insolubili sono quelli che obbligano a spostare l’asse delle proprie certezze, e a volte possono assumere le forme piu` inaspettate.
Per esempio quella di Dora, una simpatica cinquantenne rumena che lavora come badante e ama i cibi saporiti. | Un romanzo per ragazzi che punta sulla gioia del narrare e sull’inventiva comica di Jenny Jägerfeld, scrittrice e psicologa, per riflettere su temi importanti quali l’amicizia e l’esclusione, il conformismo e la piena espressione di sé.
Per Sigge è arrivata la grande occasione della sua vita di dodicenne: dimenticare gli insuccessi sociali accumulati a Stoccolma e rifarsi una reputazione nell’anonima cittadina in cui abiterà. Con la mamma, le due sorelle e il cane Einstein si è appena trasferito al Royal Grand Golden Hotel Skärblacka, che del grand hotel ha solo il nome ed è gestito dall’esuberante nonna Charlotte, tutta paillettes, auto sportive e animali impagliati. A nulla vale constatare che c’è chi pur conservando la sua stravaganza se la cava alla grande, come Charlotte, appunto, o Majken, la sorellina che invece di parlare urla ma riesce sempre a farsi degli amici: Sigge è determinato a sfruttare i 59 giorni di vacanze estive che restano per ripulirsi delle stranezze che lo fanno sentire un alieno, così tutti faranno finalmente a gara per scattarsi un selfie con lui. Il piano per raggiungere la popolarità è pieno di regole da seguire con metodo: nascondere l’occhio un po’ strabico, offrire sigarette di cioccolato, imparare a fare domande e battute e a parlare di sé. Ma dietro l’angolo c’è sempre un imprevisto, e ogni imprevisto è un’avventura. In una narrazione scoppiettante di arguzia e comicità, Jenny Jägerfeld crea un mondo di personaggi indimenticabili per accompagnare Sigge nel suo percorso a ostacoli verso una nuova idea di amicizia, in cui essere «diverso» e «unico» significa solo essere se stesso. | Venerdì 19 maggio, ore 11.56: in un liceo di Bologna scoppia una bomba. Si tratta dell’attentato terroristico più grave della storia italiana, che apre una ferita insanabile nel cuore della città.
Le conseguenze sono terribili.
Solo che l’attentato non è mai avvenuto, e questa storia comincia giovedì 18 maggio.
Ci sono solo 24 ore per evitare che la tragedia si compia.
E per gli Agenti Temporali sta per iniziare la sfida più difficile.
Una corsa contro il tempo, un romanzo dal ritmo serratissimo, costruito come un perfetto ingranaggio, che può essere letto in due modi:
FABULA (copertina verde) in ordine cronologico
INTRECCIO (copertina rossa) saltando avanti e indietro nel tempo | Storie di ragazzi a cui le regole stanno troppo strette, divisi tra obbedienza e trasgressione. Razionalità, emozioni e provocazione connotano l’agire di questi giovanissimi disobbedienti confusi e spavaldi. Apparentemente perfetti adolescenti eppure spezzettati, contraddittori. Sono preda di sentimenti e comportamenti contrastanti. Si mostrano cattivi e come tali agiscono, scandalizzando gli adulti, meravigliando i coetanei. Sempre in bilico tra bene e male, obbedienza e sregolatezza.
Ogni voce adolescenziale di questo libro dichiara le sue “colpe”, senza cercare giustificazioni con il mondo adulto che non riuscendo a capirli, prova a imbrigliarli, li accusa o li disconosce. Una sola memorabile azione per rompere gli schemi e sentirsi finalmente liberi. Per ogni protagonista, un oggetto impugnato, rubato, distrutto, simbolo di una rivolta apparentemente senza senso. Ma nella loro vita tutto ha un senso. | C’è un elefante così timido da diventare invisibile, e l’Elefante stuntman che si vanta di aver fatto da controfigura a Dumbo. C’è l’Ikeafante, che arriva ai genitori pronto da montare, e l’Elefante caffettiera, utilissimo la mattina appena svegli. C’è l’intramontabile Elefante gonfiabile (attenti a non farlo scoppiare!), e quello bionico di ultima generazione. E poi elefanti cavalieri, poeti, cuochi, imbianchini e anche giornalai; con proboscidi sturalavandini o che suonano la tromba, con zanne antenne e cavatappi. Una guida serissima a tutti i tipi di elefante. Anche a quello che non c’è! |
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