Content | Nel Giorno della Memoria ogni anno in tutto il mondo si ricordano le vittime della Shoah. Alle testimonianze di chi ha vissuto questo periodo buio si affiancano anche storie che ci aiutano a capire e a non dimenticare.
Come quella di "Io e Sara, Roma 1944" che, sullo sfondo di una città flagellata dai bombardamenti, ci racconta il valore dell'amicizia. O quella di "Ho visto i lupi da vicino", che ci insegna a non perdere mai la speranza, nemmeno di fronte ai cancelli di Auschwitz. Ma da dove nascono i pregiudizi verso gli ebrei?
In "Che cos'è l'antisemitismo?" Lia Levi ci guida in un percorso di conoscenza e sensibilizzazione sul tema | "Da lontano arriva una storia piena di maghi e di maghe, di boschi, di laghi, di libri preziosi e di cavalcate folli, di dame meravigliose e di draghi tremendi, di fortezze e spade magiche... E al centro si vede un re: Artù condottiero, amico, compagno". La leggenda di Exalibur e la Tavola Rotonda, il mistero di Stonehenge e il Sacro Graal. in un romanzo magico e travolgente s'incontrano le gesta cavalleresche di mago Merlino e re Artù e le storie di Viviana e Lancillotto.
Questa narrazione s’ispira fedelmente ai testi in prosa del ciclo bretone del XII e XIII secolo: il “LancelotGraal”. L’attenta ricostruzione delle fonti originali regalerà ai piccoli lettori dettagli, personaggi ed episodi lontani dagli stereotipi dell’immaginario collettivo, suggestionato dalle ricostruzioni del cinema e della TV per ragazzi. Per la prima volta, i giovani lettori conosceranno i protagonisti del ciclo arturiano – Merlino, Artù, Lancillotto e i suoi due cugini Lionel e Bors – fin da quando erano ragazzini.
Sarà possibile rivivere la nascita di Merlino, scoprire la sua infanzia, gli inganni, la magia e le avventure. Assistere all’incontro con Artù, ai primi anni del suo regno e alle guerre affrontate dal giovane, prima del matrimonio con Ginevra. Si arriva, infine, alle avventure di Lancillotto e degli altri cavalieri della Tavola Rotonda. Emergono anche le figure femminili: la madre di Merlino e poi Viviana: la donna per cui il mago perse la testa; Saraide: la pulzella della Dama del Lago; Ginevra: la moglie di Artù, amata da Lancillotto. | La necessità di diventare grandi a piccoli passi e il rapporto tra nonni e nipotini al centro di una nuova avventura firmata da un indiscusso e premiato gigante della letteratura per l’infanzia: Ulf Stark
Nonno Gottfrid è sempre arrabbiato, lavora troppo e impreca in continuazione. E detesta gli insetti: ecco perché il piccolo Ulf crede di fargli un favore catturando un bombo. Invece il nonno, tanto per cambiare, si arrabbia, visto che i bombi gli tornano utili trasportando il polline. E quando chiede a Ulf di aiutarlo e lui si dichiara troppo piccolo per spaccare legna, arriva la punizione: l’indomani il nipotino sarà suo «schiavo». È il momento di tirare fuori la grinta, gli dice, perché non vorrà mica diventare un pelandrone come suo padre? Tirare fuori la grinta significa accatastare legna, correre a prendere il latte dai Samuelson, verniciare panche… finché per fortuna arriva in visita nonno Gustav, che schiavista non è, e che per cinque corone riscatta il nipote. Allora sì che Ulf può tornare a fare le sue cose da bambino, come andare a caccia di lombrichi e pescare persici con il nonno simpatico e tirare uno scherzetto istruttivo all’altro nonno. Con il sorriso divertito di sempre, Ulf Stark trasforma anche questa piccola avventura in temi grandi: il rapporto tra le generazioni e il diritto dei bambini di andare verso l’età adulta al loro passo di bambini. | Pluk è un bambino che si muove con il suo carro attrezzi rosso e si destreggia tra un’avversità e l’altra, tra un colpo di scena e un altro, cercando di aiutare chiunque gli si presenti davanti con la stessa dignità: da Zaza lo scarafaggio, minacciato dallo spray chimico della signora Stralindo, maniaca delle pulizie, allo scoiattolo che incredibilmente soffre di vertigini, dalle uova di gabbiano vendute per sbaglio al panettiere, fino all’amica Agatina, prigioniera in casa propria, a causa dell’ottusità della madre.Scarafaggi, scoiattoli, piccioni, gabbiani, topi, vecchi lupi abbandonati, bambini – ma anche certi adulti! – in questo libro si assapora la rivincita dei più deboli, espressa con leggerezza e una sana pungente ironia.Un imperdibile capolavoro del premio H.C. Andersen Annie M. G. Schmidt. | Una storia di amicizia, perseveranza e resilienza che i lettori non dimenticheranno.
Lan Dahn, la Londra del futuro, è una città circondata da alte mura, governata da precise regole e in cui la popolazione è divisa in rigide classi sociali. Serendipity e sua madre appartengono alla casta più bassa e per loro non sembra esserci futuro. Prima di morire, la madre le regala una vecchia statuetta di un cavallo, animale creduto ormai estinto. Perciò quando Serendipity scova una mappa che potrebbe condurla a vedere dei cavalli veri, non dubita neanche un istante e decide di partire. In viaggio con un nuovo amico, Tab, e il suo cane, inizia un’avventura che la porterà lontano da tutto quel che conosce, in fuga per realizzare il suo sogno. | L'orso si era svegliato dal letargo e il suo stomaco brontolava piuttosto forte, perché se uno dorme per quasi sei mesi, poi si sveglia con una fame enorme. Dopo si rifece e ritornò a essere tondo e robusto. Adesso gli capitava di pensare con piacere a come diventare un papà orso grande e forte. La mattina dopo, con tutto il coraggio e la voce di cui era capace, si mise a gridare in direzione del bosco: "Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?" Nel 1993 Il miracolo degli orsi" ha vinto il premio tedesco "Jugendliteraturpreis". Età di lettura: da 5 anni. |
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.